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Cyber attacchi agli impianti industriali: un pericolo sempre più reale

22 Luglio 2025 - Cyber security

Cyber attacchi agli impianti industriali: un pericolo sempre più reale

Quando si parla di sicurezza informatica, spesso si pensa solo a computer, server e dati aziendali. Ma oggi una delle aree più vulnerabili è quella delle tecnologie OT (Operational Technology): parliamo dei sistemi che controllano i processi fisici in ambito industriale e infrastrutturale. Linee di produzione, impianti energetici, dispositivi di controllo automatico, robot, valvole e sensori: sono tutte tecnologie OT, essenziali per il funzionamento di settori strategici come l’energia, i trasporti, la manifattura e la chimica.

E proprio perché così critiche, le infrastrutture OT sono sempre più nel mirino degli attacchi informatici.

Secondo uno studio del Ponemon Institute, una violazione seria in un ambiente OT può costare in media 4,5 milioni di dollari, e il 75% delle organizzazioni ha subito almeno un’intrusione nell’ultimo anno.

Come proteggere un ambiente OT?

Il primo passo è avere visibilità: sapere esattamente quali dispositivi sono connessi, come comunicano e dove potrebbero esserci vulnerabilità. In molti impianti industriali, questa mappatura è ancora incompleta, lasciando ampie zone d’ombra in cui gli attaccanti possono infiltrarsi indisturbati.

Una volta ottenuta questa visibilità, è fondamentale essere in grado di:

Scoprire e classificare automaticamente gli asset OT
Monitorare il traffico di rete in modo passivo, per individuare comportamenti anomali senza interferire con le operazioni
Identificare vulnerabilità e versioni non aggiornate dei dispositivi, per facilitare la gestione delle patch
Ridurre i falsi positivi, evitando allarmi inutili che fanno perdere tempo al personale tecnico
Essere scalabili, così da poter essere implementati rapidamente anche in ambienti complessi o multisito
Segmentare la rete, per creare dei compartimenti stagni, più difficili da attaccare
Isolare dispositivi obsoleti, per poter ridurre il rischio legato all’utilizzo di quei dispositivi che non si possono aggiornare.

Tutto questo consente di aumentare la resilienza dell’impianto, ridurre il rischio di fermi produzione, e tutelare anche la sicurezza fisica delle persone.

Non aspettare il prossimo attacco

Molte realtà si accorgono della necessità di proteggere l’OT solo dopo un evento critico. Ma in un’epoca in cui anche gruppi criminali non specializzati riescono a colpire sistemi industriali con strumenti reperibili online, la prevenzione è l’unica strategia sostenibile.

Se gestisci un’infrastruttura OT e vuoi migliorare la tua postura di sicurezza, esistono oggi soluzioni pensate appositamente per questi ambienti, in grado di affiancare i team IT e OT nella protezione delle operazioni più critiche.

Non si tratta più di scegliere “se” proteggere l’OT, ma di decidere “quando” iniziare a farlo seriamente.

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