Lug
25
Alcuni consigli per scegliere bene il tuo gruppo di continuità.
Alcuni consigli per scegliere bene il tuo gruppo di continuità.
Hai mai pensato a come mantenere i tuoi dispositivi elettronici accesi durante un blackout o un sbalzo di tensione?
Beh, è qui che entrano in gioco gli UPS (Uninterruptible Power Supply - gruppi di continuità). Queste apparecchiature dotate di batterie ti permettono di tenere i dispositivi alimentati anche quando l'elettricità salta, in modo da continuare a lavorare o, in caso di blackout prolungato, avere il modo di spegnere i dispositivi in sicurezza.
Ora, diamo un'occhiata a come scegliere l'UPS perfetto per le tue esigenze.
Esistono diverse tecnologie disponibili sul mercato, ma niente paura, ti spiegheremo tutto in modo semplice e chiaro.
Prima di tutto, quando cerchi un UPS, dovrai prestare attenzione ad alcuni aspetti importanti. Innanzitutto, l'unità di misura della potenza di un UPS è il "VA", ovvero voltampere, diverso dal classico watt che si usa per misurare la potenza degli alimentatori dei PC. Quindi, controlla bene il wattaggio massimo supportato dall'UPS perché la conversione da watt a voltampere non è 1:1 (quindi 1000VA non corrisponde a 1000W).
Un altro fattore da tenere presente è il PFC (Power Factor Corrector - Correzione del fattore di potenza). Se il tuo dispositivo ha un alimentatore con PFC attivo, avrai bisogno di un UPS che fornisca un'onda sinusoidale pura, chiamata sinewave (o pure sinewave). Se, invece, il tuo dispositivo ha un alimentatore con PFC passivo, puoi andare tranquillo con un UPS con onda sinusoidale approssimata, chiamata pseudo-sinusoidale. Basta leggere le informazioni riportate sul manuale del dispositivo per scoprire se ha PFC attivo o passivo.
Ora passiamo alle diverse tipologie di UPS. Ce ne sono principalmente 3: offline o standby, line-interactive e online a doppia conversione. Ognuna ha un funzionamento diverso, adatta a diverse situazioni.
Iniziamo dall'offline: questo UPS alimenta i dispositivi direttamente dalla corrente e passa alle batterie solo quando l'energia manca. È più semplice, ma offre solo funzionalità base e può tenere acceso il sistema solo per qualche minuto, giusto il tempo di salvare il lavoro e spegnere il computer in sicurezza.
Il line-interactive, invece, mantiene sempre l'inverter attivo, e quando rileva una perdita di energia, reindirizza la corrente delle batterie per mantenere i dispositivi accesi. Offre un tempo di intervento più rapido e una protezione in genere più lunga rispetto all'offline. Può avere anche la capacità di produrre un'onda sinusoidale pura.
Infine, c'è l'online a doppia conversione: qui l'UPS converte la corrente alternata in corrente continua, la immagazzina nelle batterie e poi la converte nuovamente in corrente alternata per alimentare i dispositivi. È la soluzione più avanzata e ideale per apparecchiature elettroniche sensibili, come server e apparati di networking, perché garantisce una protezione completa da sbalzi di tensione.
Ora, per aiutarti a fare la scelta giusta, ecco alcuni consigli basati su diverse esigenze:
1. Se hai un PC di fascia media o bassa con un alimentatore senza PFC attivo, puoi optare per un UPS offline o line-interactive di base, rimanendo su una fascia di prezzo pari o inferiore ai 100 euro.
2. Se usi il PC intensivamente e hai un alimentatore con PFC attivo, puoi optare per un UPS line-interactive con almeno 800 watt di potenza in uscita, con una spesa indicativa tra i 200 e i 400 euro.
3. Se sei un professionista o gestisci una piccola o media impresa, la soluzione migliore è un UPS online/doppia conversione per proteggere al massimo i server e le tue apparecchiature di networking. In questo caso il prezzo sale e dipende da alcuni fattori come, ad esempio, il dimensionamento e l’autonomia.
Quindi, se ti piace fare da solo, tieni a mente questi consigli, fai un po' di ricerca e troverai sicuramente l'UPS perfetto per mantenere sempre i tuoi dispositivi al sicuro dai blackout e dagli sbalzi di tensione. Se invece preferisci risparmiare tempo e andare sul sicuro, affidati a noi e riceverai una quotazione su misura per le tue esigenze.
Prima di tutto, quando cerchi un UPS, dovrai prestare attenzione ad alcuni aspetti importanti. Innanzitutto, l'unità di misura della potenza di un UPS è il "VA", ovvero voltampere, diverso dal classico watt che si usa per misurare la potenza degli alimentatori dei PC. Quindi, controlla bene il wattaggio massimo supportato dall'UPS perché la conversione da watt a voltampere non è 1:1 (quindi 1000VA non corrisponde a 1000W).
Un altro fattore da tenere presente è il PFC (Power Factor Corrector - Correzione del fattore di potenza). Se il tuo dispositivo ha un alimentatore con PFC attivo, avrai bisogno di un UPS che fornisca un'onda sinusoidale pura, chiamata sinewave (o pure sinewave). Se, invece, il tuo dispositivo ha un alimentatore con PFC passivo, puoi andare tranquillo con un UPS con onda sinusoidale approssimata, chiamata pseudo-sinusoidale. Basta leggere le informazioni riportate sul manuale del dispositivo per scoprire se ha PFC attivo o passivo.
Ora passiamo alle diverse tipologie di UPS. Ce ne sono principalmente 3: offline o standby, line-interactive e online a doppia conversione. Ognuna ha un funzionamento diverso, adatta a diverse situazioni.
Iniziamo dall'offline: questo UPS alimenta i dispositivi direttamente dalla corrente e passa alle batterie solo quando l'energia manca. È più semplice, ma offre solo funzionalità base e può tenere acceso il sistema solo per qualche minuto, giusto il tempo di salvare il lavoro e spegnere il computer in sicurezza.
Il line-interactive, invece, mantiene sempre l'inverter attivo, e quando rileva una perdita di energia, reindirizza la corrente delle batterie per mantenere i dispositivi accesi. Offre un tempo di intervento più rapido e una protezione in genere più lunga rispetto all'offline. Può avere anche la capacità di produrre un'onda sinusoidale pura.
Infine, c'è l'online a doppia conversione: qui l'UPS converte la corrente alternata in corrente continua, la immagazzina nelle batterie e poi la converte nuovamente in corrente alternata per alimentare i dispositivi. È la soluzione più avanzata e ideale per apparecchiature elettroniche sensibili, come server e apparati di networking, perché garantisce una protezione completa da sbalzi di tensione.
Ora, per aiutarti a fare la scelta giusta, ecco alcuni consigli basati su diverse esigenze:
1. Se hai un PC di fascia media o bassa con un alimentatore senza PFC attivo, puoi optare per un UPS offline o line-interactive di base, rimanendo su una fascia di prezzo pari o inferiore ai 100 euro.
2. Se usi il PC intensivamente e hai un alimentatore con PFC attivo, puoi optare per un UPS line-interactive con almeno 800 watt di potenza in uscita, con una spesa indicativa tra i 200 e i 400 euro.
3. Se sei un professionista o gestisci una piccola o media impresa, la soluzione migliore è un UPS online/doppia conversione per proteggere al massimo i server e le tue apparecchiature di networking. In questo caso il prezzo sale e dipende da alcuni fattori come, ad esempio, il dimensionamento e l’autonomia.
Quindi, se ti piace fare da solo, tieni a mente questi consigli, fai un po' di ricerca e troverai sicuramente l'UPS perfetto per mantenere sempre i tuoi dispositivi al sicuro dai blackout e dagli sbalzi di tensione. Se invece preferisci risparmiare tempo e andare sul sicuro, affidati a noi e riceverai una quotazione su misura per le tue esigenze.
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